Domenica 12 e lunedì 13 giugno, si terrà un referendum abrogativo che riguarderà 4 quesiti. Il referendum viene poco pubblicizzato e sui quesiti c’è grande confusione. E’ per questo scriviamo questa pagina per cercare di fornire maggiore chiarezza sui temi che riguardano il referendum.
Prima di illustrare i quesiti è necessario ricordare alcuni punti fondamentali inerenti i referendum abrogativi:
- affinché essi abbiano effetto, è necessario che la percentuale dei votanti raggiunga il 50% più uno degli aventi diritto al voto (raggiungimento del quorum);
- essendo abrogativi, vota SI chi vuole abrogare (abolire) la norma, mentre vota NO chi vuole che le stesse norme rimangano ancora in vigore (ad esempio per dire no al nucleare è necessario votare SI).
I quesiti del referendum riguardano 3 argomenti (qui si possono consultare i 4 quesiti nella loro interezza) :
- Modalità di affidamento, gestione e tariffe del servizio idrico (QUESITO 1 e 2);
- Installazione di nuove centrali nucleari (QUESITO 3);
- Legittimo impedimento (QUESITO 4).
Modalità di affidamento, gestione e tariffe del servizio idrico
In merito al servizio idrico, i quesiti del referendum sono due.
- Il primo quesito, su una scheda di colore rosso, prevede l’abrogazione delle norme che attualmente consentono di affidare la gestione dei servizi pubblici a operatori privati, in questo caso la gestione del servizio idrico. L’attuale normativa (legge Ronchi), prevede due modalità per la gestione dell’ acqua in via ordinaria ed un’altra in via straordinaria. In base a questo viene stabilito che la gestione del servizio idrico debba essere affidata ad un soggetto privato scelto tramite gara ad evidenza pubblica oppure ad una società mista ossia pubblico e privato assieme (privato minimo per il 40 % della società), nella quale il privato sia stato scelto con gara, oppure nel caso straordinario, la gestione del servizio idrico può essere affidata (solo in casi eccezionali) in via diretta, cioè senza gara, ad una società privata o pubblica.
Se voti NO al primo quesito sarà possibile che la gestione del servizio idrico (erogazione) possa essere affidato tramite gara o in via diretta a società private, con possibili nuovi investimenti privati nella rete ma anche con molto probabili aumenti del costo del servizio.
Se voti SI al primo quesito la parte della legge verrà abrogata e quindi la gestione del servizio idrico (erogazione) rimarrà in carico a soggetti pubblici e non potrà essere affidata a soggetti privati.
Noi, membri del COMITATO LA BUSSOLA, VOTEREMO SI ed invitiamo anche VOI a farlo per far si che la GESTIONE di un diritto fondamentale per l’uomo come l’ACQUA resti AFFIDATA al PUBBLICO
- Il secondo quesito, su una scheda di colore giallo, propone l’abrogazione delle norme che stabiliscono la determinazione della tariffa per l’erogazione dell’acqua il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione per il capitale investito dal gestore (pari al 7% della bolletta a carico del cittadino).
Se voti NO al secondo quesito sarà possibile che i privati che hanno investito nella gestione del servizio idrico possano ottenere profitto (pari al 7% sulla bolletta di ogni cittadino) dal loro servizio.
Se voti SI al secondo quesito la parte della legge verrà abrogata e non si potrà ottenere profitto dai servizi riguardanti l’erogazione dell’acqua.
Noi, membri del COMITATO LA BUSSOLA, VOTEREMO SI ed invitiamo anche VOI a farlo perché crediamo che dall’erogazione dell’ACQUA NON sia giusto ricavare PROFITTO, significherebbe speculare sulla vita umana.
Installazione di nuove centrali nucleari
- Il terzo quesito, inerente le centrali nucleari, è su una scheda di colore grigio e propone l’abrogazione della norma che prevede la realizzazione nel territorio nazionale di impianti per la produzione di energia nucleare. Con l’approvazione del decreto sul nucleare, il governo ha definito il quadro normativo di riferimento per i soggetti che intenderanno realizzare i nuovi impianti nucleari. In seguito alla nascita dell’Agenzia per la sicurezza nucleare e la predisposizione della strategia nucleare, gli operatori potranno proporre i siti per la realizzazione degli impianti e presentare i progetti per le relative autorizzazioni. Il decreto definisce criteri generali, procedure, vincoli e benefici per la realizzazione di impianti nucleari. Per quanto riguarda i siti, il decreto individua i criteri generali per l’idoneità dei territori ad ospitare un impianto. Saranno le imprese interessate ad indicare i siti, che dovranno rispettare le caratteristiche previste dalla normativa. Sul fronte delle procedure autorizzative, il processo si basa sull’autorizzazione unica per la realizzazione e l’esercizio di ogni singolo impianto che prevedendo un massiccio coinvolgimento delle Regioni interessate, degli enti locali e delle popolazioni, anche attraverso consultazioni, sulle procedure autorizzative, sulla realizzazione, sull’esercizio e sulla disattivazione degli impianti nucleari, così come sulle misure di protezione sanitaria dei lavoratori e della popolazione e la salvaguardia dell’ambiente.
Se voti NO al terzo quesito in Italia sarà possibile che vengano costruite centrali nucleari.
Se voti SI al terzo quesito in Italia NON si potranno costruire centrali nucleari e sarà necessario incrementare la produzione di energie con nuove forme alternative.
Noi, membri del COMITATO LA BUSSOLA, VOTEREMO SI ed invitiamo anche VOI a farlo per IMPEDIRE LA COSTRUZIONE di CENTRALI NUCLEARI in Italia
Dopo la conversione del decreto governativo di moratoria sul nucleare (25/5 cosiddetto decreto omnibus) spetta alla Corte di Cassazione decidere se il quesito decade o meno. Ad oggi non si è ancora espressa.
Legittimo impedimento
- Il quarto quesito, su una scheda di colore verde, propone l’abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del presidente del consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale.
Il provvedimento indica che per il presidente del Consiglio e così anche per i suoi Ministri, chiamati a comparire in udienza in veste di imputati, avrebbe costituito legittimo impedimento “il concomitante esercizio di una o più delle attribuzioni previste dalle leggi o dai regolamenti”.
Se voti NO al quarto quesito il Presidente del Consiglio ed i Ministri, se chiamati a comparire in udienza in veste di imputati in un processo penale, potranno non presentarsi avvalendosi delle norme attualmente in vigore.
Se voti SI al quarto quesito il Presidente del Consiglio ed i Ministri, se chiamati a comparire in udienza in veste di imputati in un processo penale, dovranno presentarsi in aula come tutti i cittadini.
Noi, membri del COMITATO LA BUSSOLA, VOTEREMO SI ed invitiamo anche VOI a farlo perché crediamo che TUTTI i cittadini debbano essere UGUALI davanti alla legge (art. 3 Costituzione Italiana), anche se svolgono incarichi di Governo.
Si raccomanda la più ampia partecipazione al referendum, quale fondamentale strumento per i cittadini nell’esprimere decisioni oculate in merito agli importantissimi temi sopraccitati, ricordando che affinchè il referendum abbia effetto la percentuale dei votanti deve raggiungere il 50% più uno degli aventi diritto al voto.
I seggi saranno aperti dalle 8 alle 22 di domenica 12 giugno e dalle 7 alle 15 di lunedì 13 giugno.
Qui il video trasmesso dalle reti RAI che spiega i quesiti del referndum:
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