Lettere quotidiano “il Trentino” – marzo 2011

Anche se in ritardo, pubblichiamo le lettere apparse sul quotidiano “il Trentino” gli scorsi 10, 12, 17 e 20 marzo 2011 riguardanti la proposta di legge popolare.

La lettera del 10 marzo è firmata da Maurizio Panizza del circolo Sel della Vallagarina e si riferisce al parere negativo della Prima commissione permanente. Il 12 marzo viene pubblicata la risposta del consigliere provinciale Renzo Anderle e il 17 quella del consigliere provinciale Bruno Firmani. La lettera del 20 marzo è la controreplica di Panizza. In calce alle lettere è possibile leggere l’opinione del direttore de “il Trentino” Alberto Faustini.

Cliccando sull’immagine è possibile leggere la lettera.

  • lettera 1
    il Trentino del 10 marzo 2011_lettera Maurizio Panizza

    il Trentino del 10 marzo 2011_lettera Maurizio Panizza

  • lettera 2
    il Trentino del 12 marzo 2011_risposta cons. Anderle

    il Trentino del 12 marzo 2011_risposta cons. Anderle

  • lettera 3
    il Trentino del 17 marzo 2011_risposta cons. Firmani

    il Trentino del 17 marzo 2011_risposta cons. Firmani

  • lettera 4
    il Trentino del 20 marzo 2011_controreplica Maurizio Panizza

    il Trentino del 20 marzo 2011_controreplica Maurizio Panizza

Risalto comunicato Bussola: “il Trentino” e “il giornale sentire”

Di seguito riportiamo gli articoli apparsi domenica 27 marzo sul quotidiano “il Trentino” e sul giornale online “Sentire”.

IL TRENTINO pag. 18

«Delusi dalla classe politica ma la nostra battaglia prosegue»

TRENTO. Delusi per essere stati «liquidati dalla classe politica trentina», ma decisi ad andare avanti. Il comitato «la Bussola» incassa il no del consiglio provinciale alla proposta di eliminare la «porta girevole» e di imporre il limite dei due mandati.
Il comitato di giovani, forte di 3.417 firme raccolte, aveva presentato una proposta di legge di iniziativa popolare, bocciata mercoledì dal consiglio provinciale, per eliminare il sistema della cosiddetta «porta girevole» (il fatto che il consigliere che diventa assessore cede il posto al primo dei non eletti) e per limitare a due i mandati dei consiglieri.
«Nel 2009 – commenta il comitato – abbiamo sollevato i problemi derivanti dalla “porta girevole” e i costi che questo meccanismo comporta, stimando la spesa in 7 milioni di euro a legislatura. Più che dalla bocciatura della proposta di legge, siamo molto delusi dal fatto che durante i 20 mesi che hanno separato il deposito delle firme dal voto in aula, i membri del consiglio non ci abbiano mai contattato per informarsi sullo spirito dell’iniziativa. Abbiamo provato a proporre alla massima istituzione trentina una proposta costruttiva, abbiamo educatamente bussato in oltre 3 mila alla porta del consiglio, ma la porta ci è stata sbattuta in faccia».
I firmatari della proposta di legge lamentano di essere stati «frettolosamente liquidati dalla classe politica»: «Ma non ci sentiamo perdenti – aggiungono – perché le generazioni perdenti sono quelle i cui padri non hanno avuto speranze, non quelle le cui speranze sono state sconfitte. Noi non ci sentiamo perdenti perché non abbiamo perso la speranza di cambiare questa nostra terra. Per questo motivo abbiamo intenzione di continuare la battaglia, presentando in futuro altre proposte costruttive per migliorare il nostro territorio».

Al seguente link è possibile accedere al sito del giornale online “SENTIRE” e leggere il nostro commento intitolato:

Ala, se i cittadini diventano una ‘bussola’

Proposta di legge – Commento dopo la bocciatura.

Intervento “la Bussola” dopo votazione del Consiglio Provinciale del 23 marzo 2011

Come riportato nei giorni scorsi da “l’Adige” e dagli altri mezzi d’informazione, mercoledì 23 marzo 2011 il Consiglio Provinciale ha bocciato il disegno di legge ad iniziativa popolare, proposto da noi giovani del Comitato la Bussola, ma soprattutto sostenuto da 3417 firme di elettori Trentini.

Il Comitato è nato nell’autunno del 2008 e la nostra prima proposta è stata proprio il disegno di legge che aveva come obiettivo quello rendere compatibili le funzioni di Assessore e Consigliere provinciale (eliminando la cosiddetta “porta girevole”) e di introdurre nell’ordinamento provinciale un limite dei mandati per i Consiglieri provinciali, attualmente illimitato. Dopo aver coinvolto, nella primavera del 2009, 27 consiglieri Comunali e 3 funzionari pubblici abbiamo raccolto 3417 firme provenienti da 48 comuni della nostra Provincia. Il 15 luglio 2009 le firme sono state consegnate ai dirigenti Provinciali.

Nel 2009 abbiamo sollevato i problemi derivanti dalla “porta girevole” evidenziando oltre ai maggiori costi che comporta (stimando la spesa in 7 milioni di euro a legislatura) il fatto che questa norma rende instabile il quadro istituzionale provinciale, in quanto il Consigliere a cui è provvisoriamente assegnato il seggio in Consiglio, nella sua condizione di “precarietà” non si trova nelle condizioni di operare in modo imparziale e libero da ogni forma di condizionamento esterno.

Più che dalla bocciatura della proposta di legge popolare (lo strumento è stato scelto per cercare di avviare una seria discussione) siamo molto delusi dal fatto che durante i 20 mesi che hanno separato il deposito delle firme dalla votazione in aula i membri del Consiglio Provinciale non ci abbiano mai contattato per informarsi riguardo lo spirito dell’iniziativa, il motivo che ha spinto 3417 persone ha presentare questa richiesta.

Abbiamo provato a proporre alla massima istituzione trentina una proposta costruttiva per la nostra terra; abbiamo educatamente bussato in oltre tremila alle porte del consiglio provinciale – come ha detto un consigliere durante il dibattito – ma la porta c’è stata sbattuta in faccia (questa volta la “porta girevole” l’hanno sbattuta in faccia a chi voleva cambiarla).

Senza dubbio il 23 marzo noi, e i 3417 sottoscrittori, siamo stati frettolosamente liquidati dalla classe politica trentina, ma non ci sentiamo perdenti perché le generazioni perdenti sono quelle i cui padri non hanno avuto speranze, non quelle le cui speranze sono state sconfitte. Noi non ci sentiamo perdenti perché non abbiamo perso la speranza di cambiare questa nostra terra. Per questo motivo è nostra intenzione continuare questa battaglia presentando in futuro altre proposte costruttive volte a migliorare il nostro territorio.

In seguito riportiamo il commento precedente apparso sul quotidiano l’Adige sabato 26 marzo 2011

l'Adige 26 marzo 2011 - pag. 59. Cliccando sull'immagine è possibile leggere l'intero testo

l'Adige 26 marzo 2011 - pag. 59. Cliccando sull'immagine è possibile leggere l'intero testo

Proposta in Aula

Oggi, mercoledì 23 marzo 2011 alle ore 10.00 verrà discusso e poi votato il disegno di legge popolare n.60/XIV.

Per chi non potrà essere sugli “spalti” del Consiglio qui è possibile seguire la diretta video della seduta in streaming oppure guardare la registrazione.

Consapevoli che questa nostra battaglia in questo ultimo periodo è stata condivisa, oltre che dai 3417 firmatari, anche da molti gruppi e frange della società trentina chiediamo nuovamente al Consiglio Provinciale di discuterne seriamente ed avviare un dibattito costruttivo che porti a modificare l’attuale legge elettorale.

Qui sotto riportiamo il trafiletto apparso oggi sul quotidiano l’Adige a pag. 14:

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POSIZIONE COMITATO “LA BUSSOLA” IN SEGUITO AL PARERE NEGATIVO ESPRESSO DALLA PRIMA COMMISSIONE PERMANENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE RIGUARDANTE IL DISEGNO DI LEGGE POPOLARE N.60

Venerdì 11 febbraio 2011

In seguito alla decisione adottata dalla Prima commissione permanente del Consiglio Provinciale di respingere il disegno di legge ad iniziativa popolare sottoscritto da 3417 elettori, e presentato dal comitato “la Bussola”, desideriamo esprimere alcune considerazioni.

Fin dalla presentazione del disegno di legge, come comitato proponente, abbiamo sempre dichiarato che la nostra proposta vuole essere uno stimolo  per il Consiglio Provinciale ad avviare una seria e costruttiva riflessione sulla legge elettorale provinciale, in quanto, come si presenta oggi, lascia molti dubbi riguardo alla stabilità dell’assetto istituzionale provinciale. Con il nostro disegno di legge proponiamo inoltre, di introdurre un inedito limite di mandato anche per i consiglieri provinciali (come già previsto per presidente Provincia) facendoci portatori di una richiesta dei cittadini sempre più frequente: rinnovare la politica.

Quando nell’autunno 2008  abbiamo avviato quest’iniziativa, abbiamo deciso di utilizzare lo strumento dell’iniziativa di legge popolare proprio per non portare all’esame una proposta “a scatola chiusa”, ma nella speranza che i consiglieri provinciali potessero portare il loro importante contributo. Purtroppo, almeno a vedere i lavori della commissione, questo non è avvenuto. Dopo il deposito delle firme avvenuto nel luglio 2009, siamo stati convocati per presentare il disegno di legge alla commissione nel settembre 2009 per poi essere accantonati fino allo scorso 8 febbraio.

Durante la seduta di martedì scorso abbiamo ascoltato le motivazioni e le giustificazioni del voto dei consiglieri ma, purtroppo, nessuna controproposta o soluzione alternativa. In compenso, i membri della commissione non si sono fatti mancare la malsana abitudine a rinfacciarsi tra loro battutine e frecciatine riguardanti i politici e le vicende nazionali,, dando prova che la politica imperniata sulla costante contrapposizione tra “curva nord contro curva sud” o la politica del “tifo da stadio” non porta da nessuna parte.

In seguito alla discussione, a cui ha partecipato anche l’assessore  agli enti locali Mauro Gilmozzi e dove è stata lodata l’iniziativa perché presentata da un gruppo di giovani, i 7 membri della commissione hanno votato i 2 articoli del disegno di legge. Il primo articolo (abolizione “porta girevole”) ha trovato il favore dei consiglieri Savoi, Penasa e Borga, mentre contrari sono stati i

consiglieri Cogo, Anderle, Dallapiccola e Firmani. In riferimento al secondo articolo (limite di 2 mandati consecutivi per consiglieri provinciali) hanno espresso un voto favorevole Savoi e Penasa, un voto contrario Cogo, Anderle e Dallapiccola, mentre si sono astenuti Firmani e Borga; i quali “condividevano lo spirito della norma” ma preferivano introdurre un limite di 3 mandati consecutivi anziché dei 2 proposti.

Siamo rimasti sorpresi nel vedere come il consigliere Anderle (nel 2007 in qualità di Sindaco e di Presidente del Consorzio delle Autonomie in una relazione per il Consiglio Provinciale scriveva “Si è inoltre dell’avviso che, ai fini del mantenimento di un collegamento molto forte tra Consiglio provinciale e Giunta, dovrebbe essere rimossa l’incompatibilità tra Consigliere provinciale e componente della Giunta”) e come i consiglieri del gruppo del Partito Democratico (art. 21 statuto PD prevede limite di 3 mandati per membri assemblea) non abbiano accolto la nostra proposta. Probabilmente il ruolo di Consigliere Provinciale provoca repentini cambi d’idea…

Nel pieno rispetto della decisione della Prima Commissione, chiediamo al Consiglio Provinciale e a tutti i suoi componenti di rivedere il parere espresso e, una volta che il disegno di legge approdi in aula, di approvare una norma che rispecchi il pensiero espresso dai 3417 elettori trentini sottoscrittori del disegno di legge.

Ci appelliamo inoltre all’opinione pubblica e ai mezzi d’informazione, chiedendo loro di stimolare un dibattito costruttivo sulla legge elettorale provinciale attualmente in vigore, in modo da spingere il Consiglio Provinciale a ridare stabilità al quadro istituzionale trentino. Se i cittadini faranno nuovamente sentire la loro voce su un tema così importante, i nostri rappresentanti (se tali sono!), non potranno che ascoltare e rivedere le proprie decisioni. In caso contrario sarà la dimostrazione che “la politica dei palazzi” è sempre più distante dalla gente e dai giovani.

Comitato “la Bussola”

Proposta di legge: parere negativo prima commissione permanente.

Ieri, 8 febbraio 2011 la prima commissione permanente ha espresso parere negativo riguardante il disegno di legge ad iniziativa popolare n.60, presentato dal Comitato La Bussola e supportato da 3417 firme.

Rimandando ai prossimi giorni le nostre considerazioni in merito, e le nostre posizioni dopo il parere negativo espresso, pubblichiamo il testo della relazione all’esame articolato letta ieri dai nostri tre portavoce. Scarica qui il testo.

Di seguito inseriamo articolo pubblicato oggi a pag. 34 dal quotidiano l’Adige ed il link al sito del Consiglio Provinciale dove potete trovare un breve resoconto dei lavori. Link articolo Consiglio Provinciale.

l'Adige 9 febbraio 2011, pag.34 cronaca di Rovereto

l'Adige 9 febbraio 2011, pag.34 cronaca di Rovereto

Ala green town

Segnaliamo la serata sul tema delle energie rinnovabili, organizzata dal comune di Ala per giovedì 10 febbraio.

Si parlerà del ruolo che Ala può avere in Trentino investendo in modo deciso sulla cultura della sostenibilità (raccolta differenziata, riciclo/riutilizzo, energie rinnovabili, riequilibrio zone artigianali/industriali, mobilità sostenibile, etc.) utilizzando strumenti e modelli di governance innovativi per avvicinarsi al cittadino e garantire servizi efficaci ed efficienti.

L’incontro si svolgerà giovedì 10 febbraio ad ore 20,30 al centro sociale “Zendri”, in via M. Soini ad Ala.

Convegno: il futuro è Metroland? tra piani di sviluppo e infrastrutture

Vi invitiamo logo nuovevieal secondo convegno organizzato dall’associazione Nuovevie, che già nel mese di novembre, nel convegno-seminario residenziale svoltosi ad Arco, aveva lanciato la proposta di una successiva serie di incontri formativi-informativi su alcuni importanti ed attuali temi che coinvolgono la politica e il territorio Trentino. Crediamo possa essere un’importante occasione per un momento di confronto che si vuol collocare fuori da logiche di appartenenza politica valorizzando invece il bisogno, di tutti noi, di conoscere e comprendere.

Il titolo del convegno sarà:

“TRENTINO: il futuro è Metroland? tra piani di sviluppo e infrastrutture”

…ed è articolato in tre principali momenti [deplian1 e deplian2]:

* La nascita del Piano Urbanistico Provinciale di B.Kessler e G.Samonà (Pietro Nervi)
* Il senso del progetto Metroland (Vanni Ceola)
* Città diffusa o comunità interdipendenti? Il Trentino che avremmo voluto, il Trentino che vorremmo e lo sviluppo futuro del suo territorio in base all’asse strategico VR-Rov-TN-BZ (tavola rotonda con Roberto Bortolotti, Silvano Grisenti, Alberto Pacher, Ilaria Vescovi)

Per maggiori dettagli fate riferimento a questo link: www.nuovevie.net