Lunedì 11 luglio il consigliere provinciale Margherita Cogo, in un intervista al quotidiano l’Adige dichiarava: “Rinunciamo alla porta girevole. Io proposi e votai quella norma in quanto pensavo alla difesa del legislativo nei confronti dell’esecutivo“.
La scorsa primavera durante la discussione del nostro disegno di legge popolare, che prevedeva tra l’altro l’abolizione della porta girevole, Cogo è stata sempre contraria alla nostra proposta difendendo la legge attuale in ogni modo.Tra l’altro la relazione di maggioranza redatta dalla commissione competente, che si esprime in maniera contraria al disegno di legge, porta la firma di Margherita Cogo!
In seguito riportiamo una lettera di Manuel Lorenzini, pubblicata dal giornale l’Adige, che a nome del Comitato si chiede quali circostanze abbiano fatto cambiare idea alla consigliera Cogo.
di Manuel Lorenzini – Comitato la Bussola
Sono uno dei giovani del Comitato «La Bussola» che nella primavera-estate del 2009 aveva promosso una raccolta firme necessaria per presentare una proposta di disegno legge provinciale volto a limitare a due mandati consecutivi la carica di Consigliere provinciale e ad abrogare inoltre la norma cosiddetta della «porta girevole», risparmiando 7 milioni di euro a legislatura. L’istituto della «porta girevole» prevede infatti la nomina di un ulteriore consigliere che subentra al collega divenuto Assessore. Abrogandola si sarebbe ridotto di oltre 7 milioni di euro a legislatura il costo della politica. Abbiamo raccolto ben 3417 firme (anche se per presentare la proposta di legge ne sarebbero bastate 2500), ma la prima Commissione permanente all’inizio, e il Consiglio provinciale poi, hanno bocciato il nostro disegno di legge di iniziativa popolare, calpestando e sbattendo la porta (girevole quanto basta) in faccia alle oltre 3400 firme di cittadini. A questi è stato detto in sintesi: «State sollevando un problema che non esiste». L’ 11 luglio compare sull’Adige un’intervista alla consigliera provinciale, e membro effettivo della prima Commissione permanente, Margherita Cogo che, discettando della riduzione dei costi della politica, ha dichiarato papale papale come sarebbe stato utile eliminare la cosiddetta porta girevole. E qui inizio a non capire. O meglio, noi tutti non capiamo. In fin dei conti fu la stessa Cogo ad essere tra i consiglieri più contrari alla nostra proposta di legge. Non a caso, poi, fu lei a redigere la relazione di maggioranza dove, riguardo al blocco della «porta girevole», la consigliera così affermava, e cito testualmente: «In risposta a quanto affermato sulla riduzione dei costi […] il risparmio che deriverebbe dall’abrogazione dal discusso passaggio della legge elettorale provinciale non sarebbe poi dirimente». Ovviamente poi in Consiglio provinciale la consigliera, chiamata a decidere, si espresse con voto contrario. Sia chiaro, non è mai troppo tardi per convertirsi e per cambiare idea, soprattutto su un tema come questo. E sono più che felice che la signora Cogo si sia finalmente convinta, come noi del Comitato «La Bussola», che un risparmio di oltre 7 milioni di euro a legislatura è comunque un buon primo passo per contenere i costi della politica e dare soprattutto un buon primo esempio. Solo non capisco, ancora, quale buon consiglio abbia convinto la nostra Consigliera in questi pochi mesi a cambiare idea, a passare dal non considerare neanche una proposta di legge firmata da oltre 3400 persone al proporne non una simile, ma addirittura… uguale! In fin dei conti, se quando è stata discussa la nostra proposta di legge in prima Commissione, si badi solo lo scorso 8 febbraio, avessimo potuto prevedere una siffatta fulminante «conversione», sicuramente avremmo insistito per poter contare su un sostegno in più. E qual sostegno! Ma tant’è. Cogo non c’era. Oggi c’è. Riuscirà ad ottenere da sola quel che noi assieme a 3417 sostenitori, anche con il suo no, non siamo riusciti ad ottenere? Non è mai troppo tardi.
Manuel Lorenzini – Comitato la Bussola