Bussola in lettere – Numero 01 – Anno 03

Febbraio 2012 – Comune di Ala

Scarica questo numero in formato pdf: link.

In questo numero:

  • Consulte frazionali e dei giovani
  • La politica riduce le spese
  • Calendario delle assemblee per la costituzione delle Consulte

Questo numero del nostro giornalino è stato realizzato con la diretta collaborazione dei nostri rappresentanti in Consiglio comunale: Andrea Fracchetti, Omar Grigoli, Silvano Marchiori e Luca Zomer.

Maggiori informazioni sulle Consulte comunali di Ala si possono trovare in questa pagina.

Comune di Ala: Consulte frazionali e dei giovani

Nei prossimi giorni su tutto il territorio del comune di Ala si svolgeranno le elezioni delle neonate consulte frazionali/rionali e della consulta comunale dei giovani (calendario elezioni). Le consulte sono uno strumento di partecipazione utilizzato in altri comuni della Provincia, promesso in campagna elettorale e realizzato negli scorsi mesi dal Consiglio Comunale su proposta dei consiglieri della lista La Bussola di Ala. Nel febbraio 2011 i quattro rappresentanti della lista civica hanno presentato una mozione in cui si impegnava il Consiglio Comunale ad istituire le consulte comunali e a realizzarne il regolamento.

Le consulte hanno funzione consultiva e servono per promuovere la partecipazione dei cittadini all’amministrazione comunale. Le consulte frazionali saranno interpreti di esigenze, problemi, proposte e iniziative di ogni frazione mentre la consulta dei giovani, composta da giovani tra i 16 e i 26 anni, servirà ai giovani di Ala per poter aver avanzare proposte in maniera unitaria.

Le otto consulte frazionali (sei frazioni e due per Ala) saranno composte da un minimo di 3 componenti ad un massimo di 5, eletti fra i residenti della frazione/rione. La consulta dei giovani sarà composta da due membri per ogni frazione di età compresa tra i 16 e i 26 anni.
I componenti di tutte le consulte sono eletti dai cittadini dai 16 anni in su, residenti nella frazione o nel rione. Potranno quindi votare anche i cittadini che hanno compiuto 16 anni.

Le otto consulte frazionali/rionali sono così suddivise. Una consulta per ogni frazione tra ChizzolaMaraniSanta MargheritaSerravalle Pilcante. Le frazioni della Valle dei Ronchi sono comprese in un unica consulta: la consulta della Val di Ronchi.Ala è stata divisa in due consulte rionali: Ala1 e Sdruzzinà+Ala2. Per la consulta Ala1 possono candidarsi e votare i cittadini residenti ad Ala nella parte a nord del torrente Ala. Per la consulta Sdruzzinà+Ala2 possono candidarsi e votare i cittadini residenti nella frazione di Sdruzzinà e i residenti ad Ala nella parte a sud del torrente Ala. Per chiarirti le idee prova a vedere l‘immagine esemplificativa che abbiamo realizzato per queste ultime due consulte.

Crediamo che le consulte possano essere uno strumento importante di partecipazione reale per i cittadini di Ala, tra l’altro senza incidere sulla spesa pubblica visto che l’impegno nelle consulte è totalmente gratuito.
Nel maggio del 2010 ci sono state più di 200 persone che si sono proposte per impegnarsi per il Comune, siamo sicuri che attraverso le Consulte troveranno un ulteriore modo per mettere le loro capacità al servizio di Ala.

Cliccando qui è possibile consultare il regolamento delle delle consulte frazionali, rionali e dei giovani del Comune di Ala.

 

Ricorda le date delle elezioni sono queste:

Chizzola
martedì 21 febbraio alle 20.00 c/o la Sala Pubblica;

Serravalle
mercoledì 22 febbraio alle 20.00 c/o il Teatro Parrocchiale

Marani
giovedì 23 febbraio alle 20.00 c/o la Sala Pubblica

Pilcante
lunedì 27 febbraio alle 20.00 c/o la Sala Pubblica

Val di Ronchi
mercoledì 29 febbraio alle 20.00 c/o il Bar del Parco giochi di Ronchi

S. Margherita
giovedì 01 marzo alle 20.00 c/o la Sala dell’Oratorio

Ala1 e Sdruzzinà+Ala2
lunedì 05 marzo alle 20.00 c/o l’Auditorium della Cassa Rurale

Giovani e Politica. Intervista a Omar Grigoli

Di seguito riportiamo l’intervista a Omar Grigoli, fondatore del comitato la Bussola e consigliere comunale ad Ala, realizzata da Marta Romagnoli, giornalista del Corriere del Trentino e pubblicata martedì 3 gennaio 2012. Insieme all’intervento di Omar nell’articolo è presente anche l’intervengo di Alessio Migazzi, ventinovenne Presidente della Comunità della val di Sole. In questi giorni il Corriere del Trentino sta dando spazio a giovani trentini impegnati in politica.

3/01/2012 intervento di Omar Grigoli al Corriere del Trentino

3/01/2012 intervento di Omar Grigoli al Corriere del Trentino

Le risposte di Omar:

1) Le chiedo di aiutarmi innanzitutto a ricostruire la sua storia personale (lavoro, eventuali hobbies, mi conferma di essere nato nel 1979?) e il suo percorso politico (quando e come si è accostato alla vita politica, come ha deciso di candidarsi per il Comune di Ala, quale il suo contributo per La Bussola).

1) Mi chiamo Omar Grigoli e sono nato nel 1979, sono sposato e papa di una bimba, faccio l’imprenditore-commerciante. Mi sono avvicinato alla politica già nelle elezioni di qualche anno fa seguendo degli amici e i consigli di alcune persone che facevano parte di un partito. Dopo la prima esperienza andata male, si è creato un gruppo di persone con le quali abbiamo cambiato modo di avvicinarci alla politica cercando di aggregare dei giovani che avessero deli ideali comuni. Abbiamo così fondato il comitato la Bussola ossia un comitato senza colore politico che è composto in particolar modo da giovani. La mia candidatura alle ultime elezioni è arrivata di conseguenza a questo percorso.

2) Cosa significa per lei fare politica? E perché i giovani tendono a rimanere distanti da questo mondo? Questa situazione è in qualche modo legata alla ventennale crisi dei partiti?

Il nostro comitato ha iniziato la sua attività politica attraverso una raccolta firme per modificare una legge provinciale: attraverso questo percorso abbiamo potuto stare tra la gente e capire quanto sia distante la politica dalle persone e viceversa. Credo che il maggior compito di un politico oggi sia proprio quello di avvicinare le persone alla politica anche perché ritengo che sia una delle più elevate forme di volontariato che esistano.

Per quanto riguarda il rapporto tra i giovani e la politica ritengo che i nostri rappresentanti politici degli ultimi anni abbiamo fatto molto per aumentare questo divario che oggi esiste ma dall’altra parte noi giovani abbiamo fatto poco per colmarlo: ci siamo accomodati in poltrona e abbiamo guardato gli spettacoli alla televisione e non abbiamo fatto niente per ottenere il posto che giustamente ci spetta.

Non è solo questione di crisi di partiti ma soprattutto crisi di valori delle persone. La crisi dei partiti ne è una conseguenza.

 

3) Come si può fare per sovvertire la tendenza e favorire il ricambio e l’avvento di nuove menti/idee?

Non mi faccio illusioni: secondo me il cambiamento sarà un cammino lungo che si otterrà solo con il ricambio generazionale. Di sicuro la crisi economica odierna darà una spinta ulteriore al rinnovamento: i giovani, forse più di qualche anno fa, oggi sanno che se vogliono emergere devono impegnarsi e dimostrare quel che valgono.

 

4) Quali crede siano i motivi che portano il 54% dei ragazzi trentini sotto i 34 anni (la statistica è della Provincia) a vivere ancora a casa con i genitori? Come si può intervenire per cambiare la tendenza? Quali strumenti servono ai giovani?

Dividerei la responsabilità su tre versanti: la società civile, la famiglia e i giovani stessi.

Se da un lato siamo in piena crisi economica e quindi ritengo che questo possa aver aumentato questa tendenza dall’altro laro di sicuro come ho già detto i giovani si sono sempre più accomodati a casa piuttosto che impegnarsi seriamente: io sono sposato e ho una bimba di due anni. Sono contento della mia scelta ma ritengo che non sia una scelta facile ne poco impegnativa.

Non voglio però escludere dalle responsabilità le famiglie: mia madre mi ha sempre detto che mi avrebbe mantenuto fino ad una certa età ma poi mi avrebbe cacciato di casa. Non so se l’avrebbe fatto veramente ma penso che sia necessario avere il coraggio di farlo per il bene dei propri figli: devono imparare a farsi una vita da soli.

 

5) E il Trentino? Siamo alle soglie dell’avvicendamento obbligato ai vertici di Piazza Dante del 2013. Come crede andranno le cose? Come dovrebbero andare? Cosa serve alla nostra terra in questo senso?

Qui si tocca un argomento tabù: il cosiddetto “dopo Dellai”. Come gruppo crediamo che l’opinione pubblica ed i partiti dovrebbero concentrarsi non sul “chi” dopo Dellai, ma sul “come” dopo Dellai.

Lorenzo Dellai rappresenta una generazione che negli anni ’90 ha rivoluzionato il modo di fare politica in Trentino, con cose positive e con cose negative. Fino ad oggi la nostra terra si è affidata a un leader carismatico e capace, però per il futuro crediamo che serva maggiore partecipazione dei cittadini alle decisioni politiche: questo lo può fare una nuova classe dirigente. Non parliamo di un radicale cambiamento ma di un percorso graduale dove una nuova classe dirigente, accompagnata da chi ha i “capelli bianchi” e più esperienza, possa avviare un percorso di rinnovamento di ideee di proposte per la nostra terra.

 

6) Il rapporto del Trentino con l’Italia in questo momento com’è? La manovra del governo Monti toccherà anche le casse della nostra autonomia: è giusto che ognuno contribuisca ai sacrifici o no? Come giudica la manovra?

“In questo momento di difficoltà politica ed economica tutti siamo chiamati a sacrifici”; da mesi concetti simili ce li sentiamo ripetere in continuazione. Questa situazione è frutto di un modo di vivere troppo dispendioso e governato da regole sbagliate. E’ necessario che tutti i governanti del pianeta si siedano ad un tavolo e decidano dei nuovi parametri di sviluppo. La crescita continua e il calcolo del Pil come parametro sembra aver fallito. La manovra del governo Monti ha l’obbiettivo di evitare che l’Italia fallisca in attesa che si trovino soluzione a livello globale: è giusto che anche il Trentino, nel rispetto dei principi di autonomia, contribuisca ad evitare questo fallimento.