Politicando: affrontare i problemi con la politica. Terza serata

Invitiamo tutti coloro che possono essere interessati, soprattutto giovani, a partecipare alla terza edel ciclo di tre serate dal titolo “Politicando: affrontare i problemi con la politica“. Questa serie di tre incontri è organizzata da noi del comitato “la Bussola”, nell’ambito del progetto “Piano Giovani dei Quattro Vicariati – anno 2011”.

La terza serata, intitolata “Un popolo di migranti affronta l’immigrazione” si svolgerà giovedì 15 dicembre alle ore 20.30 ad Ala nella sala comunale R. Zendri (via Mario Soini). Nel corso della serata si parlarà della situazione degli stranieri nel comune di Ala (comune con la più alta percentuale in Provincia di cittadini stranieri).

Interverranno: dott.ssa Michela Tomasi laureata in Sociologia all’Università di Trento con una tesi sulla situazione degli stranieri nei comuni di Ala (Tn) e Mori (Tn) – dott.ssa Laura Franceschini laureata in Psicologia all’Università di Padova ed esperta in mediazione civica – Daniel Oros Sorin cittadino rumeno residente ad Ala, nel 2010 candidato al consiglio comunale nella lista “La Bussola di Ala”.

Ulteriori informazioni si possono trovare sul volantino della serata e sul nostro sito: www.comitatolabussola.it

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Politicando: affrontare i problemi con la politica. Seconda serata

Invitiamo tutti coloro che possono essere interessati, soprattutto giovani, a partecipare alla seconda del ciclo di tre serate dal titolo “Politicando: affrontare i problemi con la politica“. Questa serie di tre incontri è organizzata da noi del comitato “la Bussola”, nell’ambito del progetto “Piano Giovani dei Quattro Vicariati – anno 2011”.

La seconda serata, intitolata “Autonomia e Federalismo” si svolgerà giovedì 1 dicembre alle ore 20.30 ad Ala nella sala comunale R. Zendri (via Mario Soini).

Interverranno: dott. Gianfranco Postal autore del libro “La sfida del federalismo fiscale e le ripercussioni sulla PAT” – dott. Geremia Gios Sindaco del comune di Vallarsa (TN) – Virgilio Asileppi Sindaco del comune di Brentino Belluno (VR).

Ulteriori informazioni si possono trovare sul volantino della serata e sul nostro sito: www.comitatolabussola.it

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Politicando: calendario serate.

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Qui si può trovare il calendario del ciclo di tre serate dal titolo “Politicando: affrontare i problemi con la politica“. Questa serie di tre incontri è organizzata da noi del comitato “la Bussola”, nell’ambito del “Piano Giovani dei Quattro Vicariati – anno 2011″.

  • venerdì 18 novembre 2011 – POLITICA ESSENZA E FUTURO – relatori: Flavio Mengoni e Mattia Civico. Volantino.
  • giovedì 01 dicembre 2011 – AUTONOMIA E FEDERALISMO – relatori: dott. Gianfranco Postal, prof. Geremia Gios, Virgilio Asileppi. Volantino.
  • giovedì 15 dicembre 2011 – UN POPOLO DI MIGRANTI AFFRONTA L’IMMIGRAZIONI – relatori: Michela Tomasi, Laura Franceschini, Daniel Oros Sorin. Volantino.

Tutte le serate si svolgeranno alle 20.30 ad Ala (TN) nella Sala comunale R. Zendri in via Mario Soini.

Politicando: affrontare i problemi con la politica. Prima serata

Invitiamo tutti coloro che possono essere interessati, soprattutto giovani, a partecipare alla prima del ciclo di tre serate dal titolo “Politicando: affrontare i problemi con la politica“. Questa serie di tre incontri è organizzata da noi del comitato “la Bussola”, nell’ambito del “Piano Giovani dei Quattro Vicariati – anno 2011”.

La prima serata, intitolata “Politica: Essenza e Futuro” si svolgerà venerdì 18 novembre alle ore 20.30 ad Ala nella sala comunale R. Zendri (via Mario Soini). 
Grazie agli interventi e le esperienze politiche di Flavio Mengoni e di Mattia Civico cercheremo di fare un confronto tra l’impegno politico durante la cosiddetta Prima Repubblica e cosa significhi impegno politico oggi. Alla fine del confronto delle due esperienze cercheremo assieme di ragionare su che strade si possano intraprendere per riavvicinare la politica (quella vera!) ai cittadini.

Ulteriori informazioni si possono trovare sul volantino della serata e sul nostro sito: www.comitatolabussola.it

Politicando_serata 18/11/2011

Sperando di ritrovarci venerdì nel corso della serata vi salutiamo.

comitato “la Bussola” – quando il vento della politica gira dalla parte dei giovani

Trentenni e ventenni: noi proviamo ad esserci.

Lettera inviata da Corrado Pinter a nome del comitato “La Bussola” al giornale “Trentino”, in seguito al dibattito sul tema “Trentenni trentini dove siete finiti?” e pubblicata venerdì 14 ottobre. In questa pagina è possibile leggere i precedenti articoli sul medesimo tema.

Trentenni e ventenni: noi proviamo ad esserci.

Cogliamo al volo l’opportunità dataci dal dibattito iniziato dopo l’articolo/provocazione “Trentenni trentini dove siete finiti?” di Piorgiorgio Cattaniapparso sul vostro quotidiano per esprimere alcune nostre opinioni.

Vogliamo portare il nostro contributo alla discussione come membri del comitato “La Bussola”, un comitato di giovani provenienti prevalentemente dal comune di Ala, nato alla fine del 2008 che ha proposto in primis una legge d’iniziativa popolare per modificare l’attuale legge elettorale provinciale (porta girevole), proseguendo poi con ulteriori iniziative di carattere politico sul nostro territorio. Ulteriori informazioni si possono trovare sul nostro sito www.comitatolabussola.it.

A far parte del comitato, formatosi grazie a comuni esperienze di volontariato e ad una rete di semplici conoscenze, siamo circa una ventina di ragazzi e ragazze tra i 20 e i 35 anni che sentono che per provare a cambiare le cose è necessario un impegno costante.

Attraverso il nostro impegno diretto, motivato da una mancanza di spazi nei quali potessimo esprimerci a pieno e volto a “imparare rendendoci utili”, stiamo riuscendo a concretizzare le nostre idee e le nostre proposte per il territorio in cui viviamo. Anche grazie alla credibilità che abbiamo ottenuto come gruppo di “giovani impegnati”, nella primavera del 2010 quattro membri del comitato (tre trentenni ed un ventenne) sono stati eletti nel Consiglio comunale di Ala tra le file della lista civica “La Bussola di Ala”. Due di loro ricoprono la carica di assessore.

Impegnarsi in prima persona, “metterci la faccia”, non è mai facile e non è facile tantomeno a venti o trent’anni, numerose sono le critiche ricevute, vuoi per la nostra inesperienza o vuoi per le idee di rinnovamento che proponiamo. Importanti sono stati il sostegno e l’aiuto ricevuti da chi, con più esperienza di noi, ha deciso di credere in noi supportandoci nel nostro percorso. Un percorso che non può avere la presunzione di essere un modello o un punto di arrivo perché, come tutte le “avventure politiche” o di impegno sociale necessita di una continua apertura alle esperienze esterne in modo da poter continuare a crescere.

Come scrive Cattani, crediamo che la strada da intraprendere non sia quella di costituire una “lobby” che curi gli interessi dei trentenni o più in generale dei giovani, ma riuscire a farci accompagnare da chi ha i “capelli bianchi” e più esperienza, in un percorso di rinnovamento di idee, prima di tutto, e di proposte per la nostra terra. Condividiamo un passaggio di Francesco Volani pubblicato domenica scorsa, il quale si dice “preoccupato di vedere giovani che più che essere accompagnati da chi ha più esperienza sono relegati al ruolo di accompagnatori”, di badanti potremmo azzardare, senza poter veramente contare e provare a dare il proprio contributo.

In questi pochi anni di attività abbiamo conosciuto altri giovani trentini impegnati in politica e nella società civile, arrivati, chi con percorsi analoghi al nostro e chi in modo diverso, quello che manca però è un “contenitore” che riesca a far incontrare i giovani trentini impegnati e a farli discutere. Oggi il rischio di esperienze di gruppi come il nostro o di giovani impegnati è quello di sentirsi abbandonati a se stessi senza un collegamento con “quello che c’era prima”, perdendo di vista i problemi più generali.

Non crediamo che la nostra generazione sia fatta per la maggior parte di inetti e pigri, come scrive sul “Trentino” Anna Larentis, ma siamo d’accordo quando si dice che dobbiamo imparare, come ventenni e trentenni, ad assumerci le nostre responsabilità e a rischiare iniziando a prenderci i nostri spazi.

I ventenni ed i trentenni trentini che si impegnano e provano a dare il proprio contributo ci sono anzi, ci siamo! Probabilmente non siamo in grado di farci ascoltare o ad essere credibili nelle nostre proposte per affrontare i problemi del vivere quotidiano. Sta sicuramente a noi alzare la nostra voce portando le nostre idee, ma sta anche a chi oggi amministra ascoltarci e aprirsi ad un dibattito.

Corrado Pinter a nome del comitato “La Bussola”

giornale "Trentino" venerdì 14 ottobre 2011 - pagine 1 e 48

La Bussola trova casa. Uno spazio aperto a incontri e dibattiti

da “Il Trentino” del 02 gennaio 2011 – di Jacopo Franchini

ALA. Via Nuova, scherzosamente chiamata “La via dei partiti” durante la campagna elettorale per le ultime comunali, torna ad essere animata dalla politica. Dopo la Lega, anche i giovani della Bussola di Ala hanno scelto questa via centrale per la propria sede, che è stata inaugurata nei giorni scorsi. «Noi abbiamo continuato e continuiamo con la nostra attività politica. E proprio per dare un segnale di continuità dopo le elezioni, a differenza di altri gruppi che si sono sciolti – ha spiegato Juri Galli a nome della lista – abbiamo scelto via Nuova».  La nuova sede rimarrà aperta tutti i lunedì sera. Alla breve cerimonia di domenica, a cui era presente una quarantina di persone, sono state illustrate le iniziative della Bussola, che sono esposte anche nel neonato periodico d’informazione della lista, “La Bussola in lettere”. I giovani hanno collaborato in questi mesi alla formazione dell’Associazione provinciale “Nuovevie“, che ha come obiettivo il coinvolgimento dei giovani nella politica. Assieme hanno proposto a fine novembre ad Arco un convegno in cui sono stati affrontati diversi temi della politica trentina.  Per il primo semestre del nuovo anno il gruppo ha poi l’intenzione di organizzare alcuni incontri aperti alla cittadinanza per dibattere di politica, di autonomia e federalismo, di immigrazione. Per informazioni si può scrivere a segreteria@labussoladiala.it. (j.f.) © RIPRODUZIONE RISERVATA

La posizione del Movimento politico “LA BUSSOLA” sulle elezioni delle Comunità di Valle

In merito alle ormai prossime elezioni per le Comunità di Valle, quali membri del movimento politico “La Bussola”, che, come noto, ha preso forma negli ultimi anni, riteniamo doveroso esprimere la  posizione che abbiamo insieme maturato a seguito di un approfondito confronto/dibattito al nostro interno.

Noi riteniamo che le Comunità di Valle siano enti dei quali non v’è realmente bisogno. Istituire infatti un nuovo organismo, sostitutivo dei Comprensori ma più complesso rispetto ad essi,  non è stata a nostro parere la strada giusta da seguire, soprattutto in un’ottica di ottimizzazione delle risorse pubbliche come anche in un’ottica di risparmio della spesa destinata ai pubblici amministratori.

Mentre infatti in altre parti del  territorio nazionale si stanno abolendo le tanto criticate Comunità Montane (simili di fatto a quel che saranno le “nostre” Comunità di Valle), sostituendole spesso con le Unioni di Comuni (definiti per legge come enti locali costituiti da due o più comuni contermini, allo scopo di esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni di loro competenza), in Provincia di Trento si procede all’inverso provvedendo alla moltiplicazione degli enti senza riflettere che per dare ai cittadini le giuste risposte sulla erogazione dei servizi territoriali, le Unioni dei comuni,  magari sollecitate direttamente “dal  basso”(vedi il felice caso della Val di Ledro), sono certamente la risposta migliore che dà ai Comuni e ai cittadini il ruolo centrale che essi devono avere.

E’ senza dubbio vero che le competenze attribuite alle Comunità di Valle (politiche della casa, servizi pubblici locali, politiche sociali ed urbanistica) sono di notevole rilievo per la vita dei cittadini, ma dubitiamo fortemente che il nuovo ente, sia per le modalità della sua strutturazione, sia per le procedure di composizione delle assemblee (in taluni casi pletoriche come già quelle dei Comprensori), sia per le stesse norme che regolano l’elezione dei i suoi membri e del presidente, come anche il suo funzionamento, possa rispondere in maniera snella, efficace ed efficiente alle problematiche riguardanti queste quattro macro-competenze.

In considerazione di ciò, la Bussola non appoggerà nessun candidato presidente, nessuna lista e nessun candidato consigliere in nessuna delle Comunità chiamate al voto il prossimo 24 ottobre, e così, diversamente da quanto affermato in questi giorni da qualche candidato presidente, anche in Vallagarina, territorio dove il nostro movimento è più radicato. Ognuno dei nostri sostenitori scelga quindi liberamente se e come votare.

Noi crediamo che la politica debba essere fatta con i cittadini per migliorare la vita di tutta la comunità; partecipare alla competizione elettorale di un ente evidentemente “calato da Trento”,  del quale la popolazione non sente la necessità, solamente “perché le elezioni ci sono e sono da fare” o per dare lustro ad un partito o civica che sia, o, addirittura, come è stato affermato da qualche politico provinciale, per “fare le prove” per il 2013, non corrisponde al nostro modo di fare politica.

Per quanto ci riguarda invece in questi mesi stiamo concentrando le nostre energie sull’approfondimento di temi realmente vicini alla gente in modo di poter organizzare una serie di confronti con le persone, riscoprendo un nuovo modo di fare politica. Una politica partecipata, responsabile, dinamica ed innovativa: in una sola parola una politica GIOVANE.

“Voto in Vallagarina, rivoluzione dei giovani”

di Luigi Zoppello – l’Adige 2 giugno 2010

Il voto in Vallagarina ha portato una «rivoluzione», con Rovereto che dà l’addio a Valduga, Ala che si smarca dal «mellarinismo», Mori che rimanda Turella a lavorare e Villa Lagarina che conferma Manica dopo una legislatura agitata. È la vittoria dei giovani, l’affacciarsi di una bella generazione di ragazzi sotto i 40 anni che spazzano via tanti volti noti sulla scena da una vita.

Si potrebbe partire da Andrea Miorandi: lunedì ha compiuto 36 anni e il suo avversario Valduga gliel’ha rinfacciato in piazza: «giovanetto», l’ha apostrofato. Dimenticandosi che a 36 anni Dellai era sindaco di Trento, e pure Pacher. Alcide Degasperi era deputato a Vienna a 32 anni. E pure Guglielmo Valduga, quando era sindaco Dc di Terragnolo, era forse definibile «giovanetto». Quello che più ha impressionato di Miorandi, però, è stato il gruppo che lo ha aiutato nella campagna elettorale. Una bella squadra di giovani – in alcuni casi giovanissimi – che lunedì sera erano in piazza a Rovereto. Se a festeggiare erano in tanti (compresi alcuni «infiltrati» in giacchetta che si sono subito infilati sul carro dopo aver lavorato altrove per tutto un mese), la prima fila compatta era un «pacchetto di mischia» fatto di entusiasmo e voglia di fare. Una bella cambiale sul futuro della politica.

La stessa impressione l’ho ricavata a Mori: bella gente, giovane e competente, già inserita nella vita sociale e civile dell’associazionismo locale. Caliari ha ricevuto da loro una spinta eccezionale, sia sul piano operativo (mail, sito, sms, filmati, volantini), sia sul piano dell’energia contagiosa che gli hanno trasmesso. Il suo sfidante Sandro Turella è parso essere l’immagine stessa della «vecchia» politica, e non vuole essere un insulto: sto parlando proprio di linguaggi, freschezza e forza fisica. Una politica che parla alle segreterie e si riunisce nelle stanze, mentre fuori un bel venticello fresco spazza via le nuvole e raduna i voti.

Altro esempio: Villa Lagarina. Se Alessio Manica è condannato a tenersi addosso l’etichetta di «giovane sindaco» per tutta la vita (con quella faccia un po’ così, con quei capelli un po’ così), basta vedere la composizione del nuovo consiglio per tastare con mano l’ondata di ulteriore novità. E pensare che qui il «vecchio» della politica è rappresentato da gente come Romina Baroni, Pizzini e Serena Giordani!

Infine Ala: lo stesso Narciso Brusco, sconfitto, ha dovuto ammettere che «Luigino Peroni ha vinto perché aveva nelle liste delle belle teste pensanti, che noi non avevamo». Ma non è solo quello: è che Peroni (e il Pd) hanno puntato tutto su quei ragazzi della Bussola che sono una bella pagina nella storia della democrazia in Trentino. Gente che ha preso l’iniziativa, ha raccolto migliaia di firme per chiedere un cambio deciso nelle regole del consiglio provinciale, dalla rappresentanza effettiva dei cittadini alle indennità, e ancora stiamo aspettando che da Trento arrivi loro una risposta degna di questa causa. Anche il consiglio comunale di Ala, per i prossimi cinque anni, sarà infarcito di «ragazzi» sotto i 40 anni che sono il futuro di questa terra e che meritano un applauso per essersi messi in gioco.

Qualche anno fa il presidente della giunta provinciale Dellai disse che il Trentino ha bisogno di investire in contemporaneità: parlava di colmare il gap fra questa nostra terra pasciuta e altre zone dove il passo è più lungo e più veloce. Di quella stagione di belle intenzioni resta poco, tanto è vero che abbiamo speso un patrimonio per ricordare Andreas Hofer. E pure le piantine nel Vivaio dellaiano sono appassite perché il padrone si è dimenticato di dar loro da bere. In conclusione: ha vinto il Pd? Forse. Ha vinto la coalizione dove si è presentata unita? Anche.

Alla fine, ha vinto chi ha affidato le chiavi della macchina ad una nuova generazione. E quelli come me, che hanno passato i cinquanta, sarebbe ora che si facessero da parte per non farsi investire. Abbiamo già dato; cari ragazzi, adesso tocca a voi.

l.zoppello@ladige.it