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La coalizione che si presenta a sostegno della candidata Sindaco Franca Bellorio si compone della lista rappresentata dal Partito Democratico del Trentino e dalla lista civica La Bussola di Ala, realtà politico-amministrative ben radicate nel territorio alense che nella consiliatura 2010-2015 hanno già guidato il Comune di Ala.
L’esperienza dell’attuale consiliatura che si sta per concludere, che ha visto il Partito Democratico del Trentino in veste di partner di maggioranza e la Bussola di Ala nel ruolo di minoranza, ha suggerito la necessità di una fase che, sulla base di un franco confronto, possa offrire alle comunità alensi una proposta amministrativa di qualità e all’altezza dei bisogni della cittadinanza.
La necessità di aprire una stagione nuova, di maggior partecipazione, trasparenza e condivisione ha portato quindi all’incontro di un partito strutturato – il PdT – con chiari riferimenti ideali e politici, consolidato a livello nazionale ed insediato nella comunità e di una realtà – la Bussola di Ala – di natura squisitamente civica che raccoglie persone che condividono i valori del buongoverno della cosa pubblica, della tutela dell’ambiente, di una politica che sappia fornire adeguate risposte ai bisogni dei cittadini.
La coalizione si presenta alla cittadinanza certa di poter offrire una proposta di qualità incarnata innanzitutto dalla candidata Sindaco Franca Bellorio e da candidati di lista in grado, per esperienza e profilo personale/professionale, di garantire un contributo importante all’amministrazione del nostro Comune.
Cari Concittadini,
Non è un tempo “normale” quello in cui ci apprestiamo ad un passaggio importante della vita delle istituzioni democratiche cittadine.
L’emergenza dovuta alla pandemia da coronavirus ha determinato e determinerà, accanto alle conseguenze sulla salute pubblica, pesanti ripercussioni rispetto alla situazione economica e sociale, con dimensioni e caratteristiche inedite e straordinarie anche nel nostro Trentino e quindi, di conseguenza, pure nella nostra realtà municipale.
La pandemia, la condizione di isolamento, fragilità e impotenza, spaesamento e paura, ma anche gli straordinari esempi di reazione civile e solidale, ci hanno fornito un’inedita opportunità di pensare ed agire.
La crisi che stiamo vivendo è universale ed investe tutti gli aspetti della vita delle persone, ridisegna i rapporti sociali e la qualità della vita delle persone, tocca l’economia, la politica, le istituzioni e gli stessi concetti di democrazia e di libertà; ha portato alla luce incongruenze, ritardi, l’esaurimento di vecchi schemi che si sono rivelati oramai insostenibili (basti pensare al capovolgimento di prospettiva economica che sta maturando a livello delle istituzioni comunitarie europee) .
È in atto un processo di trasformazione che deve essere governato, cambiamenti sono necessari ma vanno indirizzati e governati con politiche inclusive che non “lascino indietro” nessun cittadino.
Dunque uno scenario ampio e complesso, che chiama in causa la politica con scelte importanti da compiere a livello planetario, nelle singole nazioni, fino ad arrivare alle singole comunità.
Ha quindi senso ragionarci, porci il problema nella dimensione del Comune e delle sue competenze? Nelle dovute proporzioni, col senso del limite ovviamente, crediamo di sì perché comunque siamo coinvolti, comunque la nostra comunità dalle conseguenze di questa crisi è stata e sarà toccata.
Evidenziamo alcuni ambiti, ovviamente non esaustivi, di attenzione e azione, per noi linee guida, indicazioni di priorità.
Durante l’emergenza sanitaria è emerso un numero ampio di famiglie residenti nel comune in difficoltà che hanno richiesto i buoni per l’acquisto alimentare. Il dato, che si innesta su un fenomeno – quello dei pacchi alimentari – già ben presente, richiama la drammaticità della situazione, ma sollecita anche all’acquisizione di strumenti e capacità di maggior lettura e controllo della reale situazione socio-economica: dovremmo – anche assieme alle realtà del volontariato che operano nel settore – poter meglio indirizzare eventuali interventi di contrasto alla povertà per i nostri concittadini. Indispensabile in tal senso la collaborazione con la Comunità di valle stante le competenze ad essa riservate dalla normativa vigente.
Una considerazione che vale anche per gli opportuni interventi, già in parte attuati e probabilmente da riconsiderare, di sospensione o agevolazione in tema di tariffe dei servizi comunali: opportuni per chi non ce la fa ma che mettono in difficoltà i bilanci e la sostenibilità dei servizi stessi; da valutare quindi puntando a fornire risposte puntuali a bisogni puntuali, anche con la giusta selettività degli interventi e dei beneficiari.
Il virus, è stato detto, è “democratico”, colpisce tutti, non fa differenze. Ma le differenze sono tra noi. E gli esiti li vediamo già: il blocco del sistema produttivo e commerciale ha trasformato la precarietà in povertà; il virus rende i poveri più poveri e lascia i ricchi con la loro ricchezza; la forbice della diseguaglianza, già larghissima a livello globale, rischia di acuirsi. La disparità tra protetti e indifesi non è mai stata così evidente come nella crisi causata dal coronavirus. Una buona politica non può trattare cittadini e/o imprese nello stesso modo, perché non sono eguali; non lo erano prima, non lo sono e non lo saranno, a maggior ragione, adesso.
Il costo delle disuguaglianze già lo paghiamo in termini politici, con la deriva sociale di un populismo rabbioso, di un individualismo che si alimenta delle difficoltà e della solitudine in cui la stessa politica lo ha troppo spesso lasciato. “Ci si salva tutti insieme”, si è detto. Giusto. Ma tra i disuguali si spezza il vincolo di società, viene meno un poco per volta il senso di un destino comune, di valori condivisi, di un “bene comune” e quindi della condivisione, della reciprocità e della solidarietà. La radicalizzazione della crisi polarizza gli opposti nella scala sociale, si rischia la ribellione e lo scontro, anche il rifiuto delle Istituzioni.
Si perde il senso di una Comunità. È questo un problema, e al tempo stesso un campo d’azione che deve impegnare l’Istituzione Comune, proprio perché la più vicina e sentita dai cittadini. C’è un’unica strada, crediamo: trasparenza, comunicazione, partecipazione, sussidiarietà strutturata e ragionata, condivisione. Le grandi strategie le determinano le Istituzioni maggiori, quelle della nostra Autonomia, quelle nazionali ed europee; ma le scelte del Comune, tanto più in un momento complicato, in cui ristrettezze economiche ed emergenze comporteranno anche sacrifici o rinunce, dovranno esser chiare, partecipate e condivise.
Rivedere o reimpostare, in questo nuovo problematico scenario, previsioni o obiettivi programmatici è un esercizio difficile: richiederà anche, da parte di tutti (Amministrazione, forze politiche di maggioranza e di opposizione, categorie economiche e sociali, associazioni e singoli cittadini), un supplemento di responsabilità e di sforzo positivo, per individuare e perseguire obiettivi comuni e condivisi. Servirà un metodo di lavoro nuovo e straordinario, che sappia coinvolgere e valorizzare il contributo e l’esperienza di ogni componente della nostra Comunità. Un coinvolgimento allargato, non solo per leggere e definire i bisogni, ma per mettere a punto le risposte. E c’è un fattore chiave per rendere applicabile questo metodo nuovo e straordinario: la precisa volontà politica di operare in tal senso, mettendo da parte l’attenzione al consenso immediato che spesso condiziona le scelte politiche e amministrative, per alzare lo sguardo e concentrarsi sulla reale efficacia, nel medio periodo, dei provvedimenti, a prescindere dalla ricaduta degli stessi in termini di immagine o di vantaggio di posizione, per tutti, sindaco, giunta, maggioranza o minoranza.
Nei punti che seguono è raccolta la nostra visione di Ala; di come la intendiamo portare nel 2025, da candidata Sindaco e da candidati delle liste che compongono la coalizione.
Senza dubbio la critica situazione economica e la conseguente riduzione di risorse pubbliche porranno ai futuri amministratori scelte difficili e mirate; ma Ala, le sue frazioni, i suoi abitanti, hanno bisogni contingenti, bisogni primari, assolutamente da soddisfare, per ridare nuovo slancio e nuova linfa alla comunità alense. Nel nostro programma si prevede di adottare strumenti incentrati sul senso di comunità, famiglia, associazione, impresa, per sviluppare Servizi, iniziative e investimenti virtuosi, volti a rendere il territorio di Ala percepibile, per accoglienza, inclusività, resilienza; per stimolare la crescita e lo sviluppo della comunità, per trasmettere il senso di adesione e coesione nelle nuove generazioni, attraverso un modello di sviluppo sostenibile, etico e partecipativo.
Nello stilare questo programma abbiamo compreso che le nostre proposte non dovevano essere un mero elenco di desideri fini a sé stessi, perché il nostro Comune non può essere vissuto a compartimenti, ma come un tutt’uno, dove la realizzazione e il successo di uno dei punti porterà benefici alla comunità intera.
È nostra intenzione procedere in questa direzione promuovendo questo quadro strategico improntato su linee di intervento destinate a promuovere progetti immediati che abbiano ricadute ravvicinate poiché il momento richiede risposte rapide.
Siamo convinti che tutte le politiche pubbliche debbano essere volte alla riduzione dell'impatto ambientale delle nostre attività; e qui spazi di azione si aprono anche per la nostra comunità. Riflessioni e scelte, anche nel piccolo contesto comunale, potranno riguardare e incidere su molti ambiti: mobilità urbana e rapporto tra mobilità pubblica e privata anche in rapporto alle frazioni; ciclabilità; bike sharing; mobilità pedonale, dal “pedibus” al recupero di percorsi storici urbani ed extraurbani; valorizzazione del territorio montano e dei siti naturalistici; riqualificazione energetica del patrimonio edilizio; informatizzazione dei servizi; ricerca di un turismo non di massa ma dolce, valorizzazione dell'agricoltura biologica; e altri ambiti ancora. Tante possibilità, tante opzioni accanto ai No fermi a Discarica e A31, ma avendo ben chiaro e tenendo fermo un principio: la sostenibilità ambientale, oltre che sociale, degli interventi non solo non potrà essere messa tra parentesi, quasi che l’emergenza potesse giustificare una nuova stagione di sfruttamento indiscriminato del lavoro, dell’ambiente e del paesaggio, ma dovrà essere assunta come criterio regolativo fondamentale delle scelte che andremo a fare.
È nostra ambizione conseguire la certificazione LEED (promosso dalla società consortile Distretto Tecnologico Trentino) per la sostenibilità ambientale del Comune di Ala. Per questo, intendiamo proseguire con gli interventi per le politiche di risparmio energetico, già avviate dalla nostra coalizione due legislature fa. Gli incoraggianti risultati degli interventi già messi in campo, mostrano evidenti margini di risparmio sui costi di gas ed energia elettrica e invitano a procedere con convinzione sulla strada dell'attenzione ambientale, anche grazie alle politiche incentivanti sui temi riguardanti il risparmio energetico, le energie rinnovabili e l’introduzione delle comunità energetiche.
Altro risparmio considerevole si attende dalla sostituzione degli energivori e vetusti corpi di illuminazione pubblica, con le moderne tecnologie a LED che oltre ad una migliore la qualità dell'illuminazione, aumentano la sicurezza e riducono considerevolmente l’inquinamento luminoso. L’intera operazione può autofinanziarsi attraverso il risparmio progressivo annuale che si andrà a creare, per cui possiamo attenderci un Comune a zero emissioni e zero costi.
Con la stessa logica, è nostro obiettivo efficientare la raccolta differenziata e operare al fine di contribuire alla riduzione dei rifiuti prodotti, sperimentando con il “porta a porta”, andando quindi ad eliminare le isole ecologiche e portando ad una migliore cultura della differenziata, anche tramite controlli più puntuali, oltre che installando cestini per la raccolta differenziata nei parchi e luoghi pubblici, cartelloni educativi sulle modalità di differenziazione dei rifiuti, organizzando momenti educativi e formativi sull’argomento, nelle scuole ed aperti alla cittadinanza, sostenendo eventi, dal teatro alle manifestazioni pubbliche che trattino questi temi.
Una parola soltanto per l’argomento discarica di Pilcante: NO! Senza ambiguità o furberie. Quindi un “NO” secco da ogni versante e su tutti i fronti, continuando il lavoro fin qui svolto dai nostri rappresentanti durante la consiliatura che sta per concludersi.
Nel territorio di Ala, da decenni devastato da un’attività estrattiva che – specialmente a Pilcante – ne ha stravolto l’orografia, non c’è posto per un deposito di rifiuti di qualsivoglia natura che rappresenterebbe uno sfregio altamente degradante per l’ambiente e probabilmente anche per la salute dei cittadini, con minori effetti ma comunque presenti anche sul turismo e sul traffico, senza per altro portare alcun vantaggio né al Comune né alla cittadinanza.
Riteniamo che il progetto di completamento A31 e del suo innesto con la A22, sia inutile e dannoso, non sostenibile da un punto di vista economico e sostanzialmente contrario agli interessi prevalenti e primari della nostra comunità locale e trentina, in ordine di sviluppo socio-economico della stessa e di sostenibilità ambientale. Riteniamo necessario proseguire con gli investimenti sulla mobilità sostenibile, sull’ammodernamento della ferrovia sull’asse dell’Adige, sul suo potenziamento anche nelle Valli e sullo spostamento del traffico da gomma a rotaia.
Quello del potenziamento della linea ferroviaria Verona-Fortezza, per l’alta velocità, è un progetto di dimensione europea che, come configurato oggi, è destinato ad incidere pesantemente sul nostro territorio. Coerentemente con il modello di sviluppo sostenibile su cui si rifà il programma elettorale è intenzione della coalizione opporsi a questo progetto di TAV/TAC. In ogni caso intendiamo chiedere ulteriori approfondimenti circa i possibili danni ambientali e sociali derivanti dalla realizzazione dell’opera, con particolare attenzione al problema della salvaguardia delle risorse idriche messe fortemente a rischio dall’opera e della qualità dell’aria.
La nuova declinazione di Ala “Comune verde” ha l’obiettivo di coniugare, in maniera attenta e ragionata, una politica ambientale diffusa e progressiva con una precisa sostenibilità economica. Si ipotizza a tal proposito, di istituire una commissione energetica ambientale che riprendendo quanto pianificato in questi anni, su tutti questi temi, potrà supportare l’Amministrazione attraverso la partecipazione non retribuita di cittadini e tecnici del settore, al fine di esprimere le potenzialità del territorio.
Riteniamo inoltre potenzialmente utile l’istituzione di una commissione consiliare su questo argomento con supporto di cittadini e tecnici.
In linea con gli obiettivi di trasformare Ala in un territorio green, la nostra coalizione si impegna a proseguire nel progetto di riqualificazione degli spazi verdi in rispetto ai parametri provinciali. Oltre alla cura del verde pubblico esistente, si prevede la creazione di piccole aree attrezzate come luoghi di aggregazione, affiancando le aree esistenti.
Parlando di mobilità sostenibile, al fine anche di diminuire il numero di auto in circolazione, intendiamo riorganizzare ed espandere i collegamenti tra il centro di Ala e le frazioni, seguendo lo stesso modello sviluppato tra Ala e la Val di Ronchi, e promuovendo un servizio di bike-sharing sul territorio Comunale.
Si intende infine proseguire la trattativa con la Provincia e le FS al fine di concordare gli interventi di riqualificazione della zona stazione attraverso la realizzazione di un parcheggio a servizio dei molti pendolari che utilizzano il treno, realizzare nuove pensiline illuminate per le fermate decentrate delle autocorriere, come ad esempio quella di Sdruzzinà.
Un capitolo a parte va dedicato alla gestione e riqualificazione del patrimonio immobiliare comunale.
Priorità assoluta è la ricostruzione dell’edificio della scuola media, con la dovuta attenzione alle necessità complessive di tutto il comparto scuola (incluso il plesso di Serravalle) e alle connesse esigenze dettate dal trasporto scolastico.
Grazie alle politiche di governo per il recupero e la riqualificazione energetica, ipotizziamo di programmare nei prossimi cinque anni nuovi interventi di recupero e risanamento del patrimonio edilizio comunale, di sicuro impatto positivo per il decoro urbano, anche al fine di ampliare gli spazi da mettere a disposizione della comunità, secondo il principio di gestione responsabile.
Infine un focus sulla struttura Handicamp di Ronchi che è gestita e mantenuta dal locale Comitato Attività Sociali Ronchi, grazie al quale finora è stato possibile garantire la realizzazione dei campus organizzati dalle varie associazioni di sostegno, nonostante l'assenza di un supporto provinciale che avrebbe consentito un migliore utilizzo della struttura. Ci proponiamo di trasformare questa realtà in un punto di riferimento non solo per la valle dei Ronchi, ma per l'intera comunità di Ala. La struttura adeguatamente allestita è in grado di coprire la domanda di soggiorni per giovani e anziani. Perciò intendiamo attivarci per collaborare con le istituzioni provinciali e soggetti terzi per valutare e definire il ventaglio di proposte da sviluppare attraverso progetti socialmente utili.
Abbiamo interesse affinché l’economia locale sia robusta e si intensifichi di realtà produttive solide, capaci di innovare e rendere il territorio ricco e rinomato per la propria produzione; a ben guardare la storia, sono i cittadini, liberi imprenditori di sé stessi, a dare l’impronta caratteristica dell’economia locale, perciò intendiamo sostenere le realtà locali perché crescano e si sviluppino sane.
Proponiamo di attivare un punto di supporto per i cittadini che intendano aderire alle agevolazioni messe in campo dal governo, per la crescita economica del paese (dagli ecobonus, al superbonus, agli incentivi alle imprese), per informare e guidare i cittadini nel percorso di accesso alle detrazioni, così da facilitare e stimolare gli investimenti privati per un contributo spendibile nella riqualificazione energetica e ambientale del Comune di Ala e nel contempo per facilitare l’impresa locale.
Nello stesso tempo proponiamo di avviare un percorso di iniziative volte a incentivare gli interventi privati per un “Comune verde”, attraverso bandi di idee per premiare soluzioni innovative a basso impatto economico, replicabili sul territorio.
Nel settore agricolo e nell’allevamento puntiamo a promuovere la produzione locale, sostenendo il biologico e insistendo sul nuovo principio di produzione etico-sostenibile. Coltivare e allevare secondo i ritmi naturali di sviluppo, senza sfruttamento delle piante, degli animali, della manodopera.
Si intende aderire al referendum per l'istituzione del biodistretto in Trentino, senza dimenticare le esigenze dell’agricoltura tradizionale.
Intendiamo quindi mantenere gli impegni di recupero delle malghe comunali e del pascolo, per stimolare la ripresa delle attività di lavorazione e produzione dei nostri prodotti tipici di montagna, ma anche sviluppare il patrimonio boschivo e di pascolo, che vanno coltivati e curati; questi ultimi non potranno prescindere da un'attenta e trasparente valutazione di tipo ambientale, con il coinvolgimento della commissione energetica ambientale. Per quanto di competenza dell'Amministrazione intendiamo agire con la massima attenzione e vigilanza rispetto alle cosiddette “bonifiche” agricole.
L’esperienza Covid ha seriamente minato il commercio di Ala, già indebolito dalla carenza di molti esercizi storici, chiusi per cessata attività. Vogliamo lavorare per rendere Ala appetibile e competitiva per l’intera Vallagarina, coinvolgendo le rappresentanze di categoria, gli esercenti e la comunità, per meglio conoscere la domanda e sviluppare l’offerta. Noi sosteniamo l’ascolto come mezzo per il rilancio delle attività commerciali. Abbiamo in mente di istituire la Consulta dei Commercianti per sviluppare nuove idee di commercio.
Riteniamo importante muovere azioni mirate a sostenere e semplificare l’attività commerciale di Ala, facendo leva sulle agevolazioni dei canoni, sullo sviluppo di parcheggi destinati alla platea di clienti; vogliamo incontrare i proprietari dei locali vuoti e metterli in contatto con chi ha bisogno di spazi per esercitare le proprie attività, attraverso meccanismi di collaborazione mutuo aiuto tra privato e partita iva, per esempio, agevolando i canoni di locazione, in cambio di manutenzione a carico dell’affittuario, mentre il Comune potrebbe incidere con un sostegno all’IMIS.
Fermo restando che il volontariato è una componente importante e positiva del tessuto sociale locale, l’Amministrazione si impegna a sostenerne l’attività nelle varie declinazioni che queste associazioni esprimeranno, con particolare attenzione alle iniziative innovative.
L’operosità dei concittadini di Ala e delle contrade e frazioni limitrofe è dote rinomata che si rinnova ogni anno grazie ad esperienze di ogni tipo: la rete associazionistica del volontariato costituisce una risorsa fondamentale del capitale sociale della realtà di Ala.
Con lo stesso principio, cerchiamo sostegno del volontariato per arricchire il patrimonio naturale e culturale del territorio. È nostra intenzione aprire un tavolo di lavoro con le associazioni di volontariato per migliorare le sinergie, sviluppare nuovi percorsi e coordinare insieme le azioni sul territorio, pur nel rispetto dell’autonomia e della libertà di ogni singola associazione. L’orizzonte a cui puntare riteniamo sia strategico per l’arricchimento culturale e sociale del territorio. Tra le proposte che si intende mettere in campo per agevolare l’azione del volontariato, c’è la realizzazione di un vero e proprio network (quello in adozione oggi è insufficiente), per la promozione delle attività delle diverse associazioni del territorio, così da migliorare l’offerta di servizi e proposte destinati alla collettività, espandere la cultura del volontariato verso le nuove generazioni e ingenerare piccole economie di scala.
Infine, è nostra intenzione razionalizzare/ottimizzare gli spazi esistenti per le associazioni, anche con dei criteri oggettivi che premiano il merito e la virtuosità delle associazioni stesse, e definire un nuovo spazio fisico ad esse destinato chiamato la “Casa delle Associazioni”. Quest’ultima nella nostra visione costituirà una sorta di “service provider” del mondo associazionistico, dove verranno messe a disposizione apparecchiature ad utilizzo comune come la connessione internet, fotocopiatrici, spazio per conservare materiale, ecc...
Così trasformiamo la nostra rete di volontariato in una community, dove si incontrano idee, si ottimizzano le risorse si condividono le spese, ci si sostiene l’un l’altro.
Lo sport e la cultura per tutti i cittadini, intesi come dimensione di vita, di relazione sociale, di educazione e di prevenzione sanitaria, avranno un ruolo di rilievo nella nostra agenda di governo.
Intendiamo valutare le potenzialità di spazi e parchi per l’inserimento di attività sportive, per creare luoghi in cui chiunque possa divertirsi e misurarsi, per scoprire nuovi talenti da avviare nelle varie discipline: basket e minibasket, beach volley, tennis, calcetto, area bocce, arrampicata libera e aree per i più piccini. Il parco delle Bastie è un possibile candidato, ma si potranno avviare azioni per valutare tutte le possibilità di realizzazione di un’altra palestra.
Analogamente intendiamo proseguire con la giornata dello sport, iniziativa in grado di coinvolgere numerose attività associative per la promozione della cultura dello sport. E per le frazioni,
abbiamo in mente di coinvolgere il mondo dell’associazionismo per avviare dei servizi di mobilità collaborativa, in alternativa al servizio minibus scolastico, al servizio pedibus e alla ciclopedonale.
È nostro obiettivo gettare le basi per la realizzazione di un Auditorium e di una sala-prove musicale; e per valorizzare i talenti giovanili e rendere più appetibile e accessibile l’offerta musicale per i nostri concittadini puntiamo a portare le esperienze della città di Ala, anche nelle frazioni, sostenendo le iniziative collaborative fra le associazione e migliorando il servizio di comunicazione e programmazione delle attività musicali e culturali.
La partecipazione del nostro Comune all’Apt di Rovereto e Vallagarina, della quale è socio Fondatore, necessita di una rilettura su quanto finora espresso, che punti a un piano più mirato.
“Ala Città di Velluto” ha superato abbondantemente le 20 primavere, tutte grazie all’operosità, all’efficienza e alla coesione dei cittadini delle frazioni e di Ala che hanno saputo reinventare l’evento stagione per stagione, portandolo ad una rilevanza nazionale, e permettendo al nostro Comune di ricevere nel 2007, assieme alle altre attività svolte sul territorio, la Bandiera arancione del Touring Club Italiano. Questo fiore all’occhiello della comunità alense rischia di appassire se non si trovano nuovi stimoli e se non si riesce ad espandere la “rete” di relazioni ed attenzioni che assicuri senso, continuità e futuro all’evento. La nostra proposta è intesa a trasformare questa manifestazione, in un “marchio” di stile che renda immediatamente riconoscibili e identificabili tutte le manifestazioni e le azioni culturali promosse dalla nostra Città, puntando sul turismo di qualità tutto l’anno, e non concentrato in pochi weekend.
Il Comune deve diventare regista e attore principale della promozione turistico culturale, previo un costante ascolto delle proposte e del sentire dei cittadini.
L’offerta turistica, sia in campo culturale, musicale, sportivo ed enogastronomico va promossa e valorizzata con l’utilizzo di strumenti divulgativi che comprendano sia le moderne tecnologie sia i mezzi tradizionali quali pubblicazioni e partecipazione a fiere o workshop.
È intenzione di questa coalizione valutare attentamente la possibilità di costituire un “soggetto terzo” in grado di farsi carico della gestione diretta di manifestazioni come, ad esempio, il Concorso internazionale mandolinistico “G. Sartori” e le iniziative musicali in collaborazione con l’Orchestra Haydn, il “Museo del pianoforte antico”, il futuro Museo provinciale dei Tessuti; mentre l'Amministrazione comunale, attraverso la propria struttura, deve assumere il compito di coordinamento e di reperimento delle risorse.
Con ciò diventa essenziale la sinergia con le categorie interessate e con le associazioni culturali del nostro Comune, per definire un percorso turistico organizzato e guidato per conoscere il patrimonio, i luoghi di interesse di Ala e frazioni con l’obiettivo di incrementare le ricadute economiche sul territorio.
Consideriamo una ricchezza la presenza sul territorio comunale di una variegata fauna selvatica che testimonia un territorio con una sua integrità, da salvaguardare e da valorizzare attraverso un turismo “dolce” di tipo naturalistico/escursionistico sui Monti Lessini e in Val di Ronchi.
Ulteriore obiettivo è la realizzazione di un'area camper per caratterizzare l'offerta turistica facilitando la mobilità eco sostenibile.
Il progressivo invecchiamento della popolazione pone l’attenzione su alcune questioni delicate di grande impatto sociale. Il Comune di Ala nel 2013 aveva impegnato la PAT a realizzare all’interno della Struttura ospedaliera di Ala, 20 letti a sostegno della fragilità familiare e 20 letti supporto RSA di Avio. Tuttavia, gli indicatori ISTAT sull’anzianità dimostrano che il Comune di Ala avrebbe necessità di maggiore disponibilità, per cui 20 posti letto sono una misura inadeguata per rispondere alle domande di ingresso nella RSA.
A fianco di un ospite in RSA, spesso c’è un’altra persona anziana. C’è una moglie che è rimasta a casa, oppure c’è un marito. O ci sono dei figli, che magari non hanno la patente. Siamo sensibili alle difficoltà che può comportare la lontananza dai propri cari.
Ecco perché se si parla di salute pubblica non ci può esimere dal parlare di riconversione dell’attuale Presidio Ospedaliero. Questo ancora di più oggi dove la pandemia ha dimostrato il fondamentale ruolo di una sanità territoriale efficiente e vicina ai cittadini.
Quindi è nostra intenzione proseguire con adeguata fermezza nel confronto con gli enti preposti, per attivare soluzioni migliorative rispondenti alle esigenze dei cittadini della Bassa Vallagarina.
Anche il territorio alense merita dunque una solida rete di Servizi agli anziani come previsti dalla vigente normativa provinciale. Si ritiene, ad esempio, di fondamentale importanza il mantenimento del Centro Diurno di piazza Giovanni XXIII; il quale dovrebbe ampliare la propria attività a favore della popolazione alla quale è rivolto il servizio. Attività volta a una maggiore sensibilizzazione sul territorio attraverso collaborazioni, allo scopo di rafforzare le competenze e fornire maggiori tutele ai familiari dell’assistito.
Ci impegniamo a lavorare per costruire una rete mista pubblico/volontariato in grado di supportare le persone fragili di ogni fascia di età, sole o con disagio socio-sanitario, in collaborazione con le strutture sanitarie del Presidio sanitario di Ala e degli ambulatori medici comunali e i servizi socio-assistenziali del Comune.
“Niente sarà come prima” – Giovani, istruzione, cultura
Se “niente sarà come prima”, come tante volte si è sentito dire, se bisogna pensare ad un “mondo nuovo”, una politica seria non può che “guardare lungo” e investire sul futuro, sui giovani e, su questi e per questi, disegnare le mappe del proprio percorso. E invece abbiamo visto come i giovani, dai più piccoli in su, siano stati probabilmente i più dimenticati nell’emergenza, quasi una periferia estrema del panorama sociale, appendice degli adulti in affanno.
L’economia, il lavoro hanno la priorità, per contrastare le situazioni estreme di povertà e per ripartire. Ma abbiamo capito, anche a fronte delle difficoltà in cui si è dibattuta la scienza, quanto ci sia bisogno di conoscenza, di ricerca, di istruzione e cultura. Eppure la pandemia e le difficoltà scaricate sul sistema scolastico rischiano di allargare il gap che il nostro Paese già ha conosciuto con la crisi del 2008: pochi laureati, dispersione scolastica, divario Nord-Sud, scarso peso dell’istruzione tecnica e scientifica, conseguenze negative per le prospettive lavorative di molti giovani.
L’esplodere di una povertà educativa come conseguenza di una profonda recessione aumenterà ancora di più le disuguaglianze. Allargherà il solco già profondo che separa chi è all’interno del circuito economico, seppur indebolito, e chi ne è stato espulso. Questa fascia sociale in difficoltà sarà costretta a privilegiare il sostentamento immediato e a penalizzare l’investimento in istruzione e formazione dei propri figli. E così, con un capitale umano ulteriormente indebolito, sarà ancora più arduo per l’intero Paese ritrovare la via dello sviluppo.
L’educazione, la scuola, la cultura non possono essere un satellite dell’organizzazione più generale della società, ma il loro perno, altrimenti non abbiamo prospettive. La scuola va collocata al centro perché è il motore della cittadinanza, della conoscenza e della socialità. Il sapere porge gli strumenti del pensiero critico, di un divenire cittadino che è la base della convivenza collettiva.
Cosa può fare un piccolo Comune come il nostro: non tutto, non molto, si dirà. Ma qualcosa di importante sì, se v’è convinzione. Chiudiamo innanzitutto la partita del plesso scolastico, chiediamoci se c’è stata veramente coscienza del significato e del valore di quel progetto, impegniamoci con maggior determinazione per chiuderlo, portarlo a compimento.
Abbiamo in mente di collaborare con l’Istituzione scolastica per creare istituire un doposcuola/servizio di aiuto compiti.
Vogliamo anche creare nuovi spazi verdi attorno alle strutture scolastiche che ne sono prive e per i più piccoli è nostro desiderio realizzare una saletta “under 3 anni” in cui genitori e bambini possono imparare giocando, a stare insieme nel divertimento, grazie a percorsi esperienziali organizzati e seguiti da associazioni specializzate per questa fascia di età.
Oltre a migliorare le strutture edilizie scolastiche, mettere in sicurezza i percorsi per raggiungere la scuola e rafforzare il servizio Pedibus, pensiamo che si debba investire anche per recuperare il ruolo del nostro Comune come strumento di sostegno e diffusione per i corsi di formazione professionale o specialistica, verificando la possibilità di sviluppare in collaborazione con le realtà artigianali locali, laboratori tirocinanti per l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro e creando un laboratorio formativo per la ripresa dell’antica arte della tessitura del velluto, da finanziare con i fondi della Comunità Europea.
Consapevoli che la politica dell’immigrazione e la regolamentazione dei flussi migratori non è di competenza comunale, si intende lavorare per favorire una convivenza quanto più possibile serena tra cittadini di diversa cultura, questo anche in collaborazione con i Servizi sociali di comunità.
Il Comune dovrà comunque vigilare con attenzione sull’andamento del fenomeno nel territorio alense prevenendo situazioni, che l’esperienza dimostra possibili, di tipo conflittuale o di degrado materiale e/o sociale. È nostra intenzione l’istituzione della Consulta degli stranieri, strumento di dialogo e coordinamento di iniziative volte all’integrazione sociale.
È volontà riattivare le consulte che non hanno operato nell’ultimo quinquennio e attivarne di nuove, rivedendone il regolamento attuale per rendere più snelle e trasversali le loro attività, ridisegnandone le finalità.
È intenzione della candidata Sindaco e della coalizione istituire la “Consulta dell’età del tempo disponibile” che possa valorizzare il prezioso contributo che i circoli anziani attivi sul territorio forniscono alla nostra comunità, oltre alle già citate “Consulta dei commercianti”, per avere un dialogo costante e diretto tra Amministrazione e protagonisti del commercio, e “Consulta degli stranieri”.
Nella visione di un Comune che guarda al futuro della propria comunità non può mancare lo spazio ai giovani. Si intende continuare fortemente la collaborazione con gli altri comuni del piano giovani AMBRA per promuovere progetti e attività per e da i giovani, non dimenticando che questo prezioso strumento non può essere l’unico atto concreto nei loro confronti.
Per loro si rende necessario cercare spazi di aggregazione quotidiana ad Ala e nelle frazioni, sia in ambito ludico-sportivo sia in ambito associazionistico. Intendiamo ripristinare la Consulta dei giovani in modo da fornire un amplificatore alla voce degli under 30. Tramite la stessa Consulta il Comune intende realizzare progetti proposti, offrire occasioni di coinvolgimento, spazi, non solo fisici, da gestire autonomamente, come da tempo chiedono, ma spazi di parola, di critica e di proposta, di iniziativa autonoma.
Durante il lockdown molti servizi sono stati attivati dalla Comunità della Vallagarina in aiuto alle persone più fragili. Alcuni di questi, come il servizio Resta a casa, passo io, si è dimostrato particolarmente utile alle persone anziane con difficoltà a reperire farmaci autonomamente. Si intende collaborare con la Comunità della Vallagarina al fine di mantenere attivo questo servizio anche in un periodo non emergenziale.
Una particolare attenzione è da rivolgere alle persone con disabilità di ogni fascia d’età, anche attraverso l’installazione nei parchi pubblici di giochi adatti alle loro esigenze.
Siamo nel 2020 e l’informazione per i cittadini deve assolutamente adeguarsi alle nuove tecnologie. La pubblicazione del periodico non può essere l’unico strumento del Municipio per coinvolgere la cittadinanza. Dobbiamo aumentare i servizi online del sito internet comunale. Dobbiamo adeguare l’Amministrazione ai “Social Network” per avvicinare la politica al pensiero popolare e per facilitare la partecipazione della popolazione sulle scelte strategiche di investimento a sostegno di progetti di sviluppo collettivo. In un quadro di continuo restringimento delle risorse comunali, è di fondamentale importanza affidarsi ai canali WEB per la comunicazione diretta tra il cittadino e l’Amministrazione.
Oltre ai canali “social”, vogliamo investire nelle tecnologie per trasformare il territorio in Smart Community, attingendo a progetti europei e alle idee dei concittadini.
Per prima cosa è necessario dotare le aree “sensibili” indicate dal Corpo di Polizia Municipale e dalla locale stazione dei Carabinieri, di un servizio di videosorveglianza; vogliamo aumentare l’illuminazione eco-sostenibile con luci LED e per le aree di poca frequenza, con illuminazione a fotovoltaico, con cellula di rilevamento di movimento, per incrementare ulteriormente il risparmio energetico. Pensiamo anche di dotare il Consorzio di Vigilanza Boschiva e la stazione dei VVFF di un drone per agevolare i sopralluoghi delle aree boschive di difficile accesso, per prevenire i rischi di combustione dei boschi, per monitorare la fauna selvatica, così da ed intervenire per evitare sconfinamenti e preservare gli allevatori in quota, oltre che per rilevare eventuali rischi di frane o sversamenti nei periodi piovosi.
Ma una Comunità intelligente non è soltanto tecnologica; una Comunità intelligente è quella aperta e stimolata a sperimentare nuove interazioni, nuove culture, nuovi approcci.
Per questo abbiamo in mente di organizzare, in collaborazione con l'istituto scolastico una giornata di laboratori e attività educativo/ludiche dedicate alle nuove generazioni e alle loro famiglie, per scoprire nuovi modi di vivere per migliorare l’impatto ambientale, dalla gestione dei rifiuti al riuso delle cose vecchie.
Vogliamo sperimentare momenti di confronto per favorire la coesione sociale, attraverso la cultura enogastronomica, organizzando in occasione delle manifestazioni rilevanti degli “stand” di gastronomia internazionale o di altre regioni italiane; con il supporto delle associazioni di mutuo aiuto, che in questo territorio sono particolarmente vitali, vorremmo attivare un progetto di mutuo aiuto alimentare, per la raccolta delle eccedenze di frutta e verdura degli orti casalinghi da destinare alle persone in difficoltà o alla raccolta fondi per sovvenzionare le iniziative associative.
Queste sono le nostre linee guida per un Comune trasparente, concreto, ecologico… verso un futuro da costruire assieme.
Franca Bellorio